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“Prendiamo le distanze dall’attuale dirigenza chiusa in una gestione autistica del consenso elettorale conseguito col lavoro di tutti con modalità che rispondono a logiche personalistiche ed autoreferenziali”. La dichiarazione nuda e cruda arriva da Carlo Piccone, Alessandro de Panfilis, Brunella Vasilota, Antonio del Boccio, Salvatore di Cesare, Rossella Tonelli, Marianna di Meo e Mauro Maiorano, all’indomani delle dimissioni della consigliera, Teresa Nannarone. A quasi un anno dall’insediamento dell’Amministrazione Di Piero – scrivono i dem nella nota – visti i nodi politici che in qualche modo ne hanno condizionato l’azione amministrativa con esiti di sostanziale incomunicabilità palesatasi con il principale partito  politico della coalizione che ha vinto le elezioni, la decisione di lasciare il gruppo consiliare del Pd e chiedere l’iscrizione al gruppo di “Liberi e Forti” risponde all’esigenza, innanzitutto, di un chiarimento politico di fondo. Presupposto ineludibile per il rilancio di una attività amministrativa finalmente libera di esprimersi al meglio delle sue potenzialità senza il continuo, sterile confronto su rivendicazioni più o meno legittime”. Poi l’affondo, chiaro ed inequivocabile a Casciani. “Un segretario che occupa posti di vertice in amministrazione – concludono i Dem- e non sente l’obbligo morale di lasciare la conduzione del circolo, mescolando ruoli politici ed amministrativi in barba ai più elementari principi di controllo democratico sulla Giunta comunale, ne costituisce l’esempio più eclatante”.

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