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“I giovani siano più attivi nella vita del paese. Ci sia più impegno e sacrificio”. L’appello, nel corso della cerimonia del 25 aprile, è arrivato dal 98enne Raffaele Di Pietro, uno degli ultimi testimoni viventi della Brigata Maiella che aveva combattuto nella battaglia di Brisighella. Di Pietro sulle montagne dell’Appennino, lungo l’avanzata per la liberazione di Bologna, rimase ferito ad un braccio e a una gamba per l’esplosione di una granata. “Per noi il 25 aprile non è solo un giorno rosso ma è la festa per eccellenza. Mi voglio rivolgere proprio ai giovani affinché sappiano valorizzare e assaporare la libertà nel quotidiano”- ha proseguito Di Pietro che è voluto essere presente in piazza con tanto di tricolore attaccato al collo. Non è mancato un ricordo per Gilberto Malvestuto, il patriota scomparso il primo marzo 2023. “Sulmona ha dato una straordinaria prova di resistenza. La liberazione ha davvero rappresentato un grande riscatto morale”- ha sottolineato il sindaco, Gianfranco Di Piero ricordando che domani, proprio da Sulmona, partirà il sentiero della libertà. Toccante l’intervento degli studenti del liceo scientifico che hanno letto il ricordo di Giorgio Mainardi, dirigente di azione cattolica. La presenza dei giovani, proprio alla luce dell’appello dei “ragazzi” della Brigata Maiella è stato particolarmente apprezzato

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