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SULMONA – Se nella prima fase dell’emergenza pandemica servivano due tamponi negativi consecutivi per dichiarare la guarigione da Covid-19 forse non era un caso. In ospedale si è registrato infatti un altro contagio in corsia, intercettato con il tampone di routine. Si tratta di una paziente della chirurgia di Sulmona che era entrata in reparto in regime di urgenza dopo la guarigione da Covid-19. La chiusura della sorveglianza risale a circa due settimane fa. L’anziana è stata quindi presa in carico nel reparto con un tampone negativo per risultare negativa anche al secondo tampone e positiva al terzo. Da qui il trasferimento nell’area grigia del terzo piano dove viene tenuta sotto osservazione con la dovuta assistenza sanitaria in attesa di un ulteriore tampone di conferma per la collocazione. Secondo i sanitari si tratta di un allungamento del contagio con le famose sacche di virus che probabilmente restano nell’organismo. “Abbiamo svolto un altro test di conferma. Le disposizioni interne prevedono comunque lo svolgimento periodico del tampone come pure tutti i pazienti sono isolati”- spiegano dall’ospedale dopo aver provveduto ad eseguire la sanificazione degli spazi. Negli ultimi giorni anche a Pratola Peligna si è registrato un caso simile, un guarito Covid positivo al tampone di verifica. Quando l’arco temporale è breve risulta difficile pensare a una nuova infezione, disavventura che è capitata nei mesi scorsi a un anziano di Pratola, che si è ricontagiato dopo cinque mesi e a un altro paziente della chirurgia che ha contratto il Covid per la seconda volta dopo tre mesi. Sono le incognite delle varianti e dei tamponi. Il fatto che sembra mettere tutti d’accordo è la carica infettante pressocchè nulla dopo i 21 giorni di positività. Ecco perché il fronte della chirurgia, allo stato attuale, non desta particolare allarme.

Andrea D’Aurelio

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