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SULMONA –  Guariscono dal Covid-19 ma non tornano subito “liberi” per via della burocrazia e delle procedure. E’ il disagio che stanno affrontando i negativizzati per ottenere lo sblocco del green pass, la cui validità viene congelata dopo la positività al Covid-19. L’ultima segnalazione arriva da un giovanissimo di Sulmona che ha svolto il test con esito negativo lo scorso 12 gennaio ma dopo quattro giorni non può ancora presentarsi nei luoghi pubblici per mostrare il suo green pass. Come funziona in questi casi? Il medico curante segue la procedura di guarigione clinica da Covid su un sistema nazionale e da lì il ministero genera green pass. E’ il sistema che si sta seguendo sul territorio ma che trova gli utenti ancora impreparati. Dal 6 gennaio il ministero della Salute ha introdotto un automatismo, che elimina la comunicazione di guarigione di Ats o del medico pur mantenendo la stessa procedura: arriva subito l’authcode per scaricare il Green Pass da tampone o test negativo, e poi arriva un nuovo authcode per scaricare il Green Pass di guarigione. Non sempre però i tempi sono sufficientemente veloci. La certificazione verde si può ottenere con l’app Immuni o sull’apposito sito del governo, oppure nell’app IO, usando il codice authcode che si riceve via sms dopo la guarigione, la vaccinazione o il tampone negativo. (a.d’.a.)

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