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SULMONA – “Tradimento? Noi avevamo chiesto un piano di risanamento finanziario. Prendiamo atto che non c’è stato. C’è stata una scelta del consiglio di amministrazione. Proprio in queste ore stiamo esaminando la documentazione per inquadrare la vicenda sul piano tecnico. Resta il dato politico, ovvero la necessità di risanare la società che è un patrimonio”. Lo ha affermato ai nostri microfoni il sindaco della città, Gianfranco Di Piero, all’indomani della dichiarazione dello stato di crisi formalizzata dal Cda del Cogesa davanti al notaio. Il primo cittadino non parla di tradimento né di una scelta che si aspettava dal momento che i comuni soci avevano chiesto un piano di risanamento aziendale. Certo è che lo stato di crisi ora comporterà un piano di rientro sotto la diretta competenza del Presidente del Consiglio di amministrazione. Di Piero interviene anche sui rapporti con l’Aquila ricordando che non si tratta di “battaglie tra territori”. Il Cda nel frattempo ha ribadito la sua posizione: “la procedura è stata aperta proprio per rafforzare ulteriormente la società e non costituisce alcun atto di tradimento nei confronti dei soci e di nessun altro. Si tratta, al contrario, della trasparente e dovuta applicazione della più recente normativa societaria, che servirà a rafforzare Cogesa, consentendole di affrontare con ancor più forza e slancio le sfide che la attendono. Da parte nostra, siamo convinti che con l’apporto di tutti, in primis dei Soci, l’obiettivo sarà conseguito nel più breve tempo possibile”. Va ricordato infine che il prezzo di convenzione con Asm era stato deciso proprio dall’assemblea dei soci quando Sulmona era rappresentata da altra amministrazione. Insomma un “cinepanettone dei rifiuti”. Peccato che non fa molto ridere soprattutto sugli effetti dello stato di crisi. L’allarme rientrato riguarda gli esuberi. Non saranno trentatré. Intanto sul futuro della società e sulle strategie da adottare è intervenuta la Regione Abruzzo che ha convocato il Presidente del Cda, Nicola Guerra e il sindaco Di Piero per un summit fissato per il prossimo 29 dicembre. Un vertice più che necessario alla luce degli ultimi sviluppi.

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