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Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 13 Ottobre 2020 Roma (Italia) Cronaca : Il personale sanitario dell’ospedale San Giovanni Addolorata si occupa dei numerosi tamponi che vengono effettuati al drive in e nell’ambulatorio Nella Foto : lo staff dell’ambulatorio allestito in sala Mazzoni Photo Cecilia Fabiano/LaPresse October 13 , 2020 Roma (Italy) News : The sanitary staff of the San Giovanni Addolorata hospital takes care of the numerous covid swabs that are carried out at the drive in and in the clinic In The Pic : The staff working in the Mazzoni clinic

SULMONA – Due lunghi mesi chiuso in casa, senza potersi ricongiungere con i suoi familiari, nemmeno sotto le festività. Un vero e proprio calvario da asintomatico quello che sta affrontando un 50 enne di Sulmona, malato oncologico, costretto a sospendere il ciclo di chemioterapia in attesa della negativizzazione. L’uomo è positivo senza sintomi da più di cinquanta giorni dopo essere entrato in contatto con un caso accertato. Si è sottoposto a cinque tamponi molecolari. Tre sono risultati positivi e gli altri due dubbi. Nel frattempo è arrivato Natale, poi Capodanno e per finire l’Epifania. Non una festa che ha potuto passare con il resto della famiglia perché in un primo momento si era isolato nella sua camera da letto per prevenire la diffusione del contagio tra le mura domestiche. Persa ormai la carica virale, come ricordano le disposizione ministeriali, si è ricongiunto con i suoi cari ma resta il fatto che non può riprendere il ciclo delle cure né può uscire di casa. Per lui la Asl ha programmato un sesto tampone per i prossimi giorni. Per amore della verità va pure ricordato che la sorveglianza attiva può essere chiusa visto che l’uomo non presenta alcun sintomo né risulta immunodepresso o con patologie pregresse. Certo è che pesa la sua situazione delicata come pure il fatto che, per rientrare sul posto di lavoro, serve comunque un tampone negativo. “Fra qualche giorno ci proverò per la sesta volta. Speriamo che questo calvario finisca perché anche l’impatto emotivo comincia a pesare. Fortuna che avevo fatto il ciclo di chiemioterapia due mesi fa”- si sfoga l’uomo nella nostra rubrica “Raccontalo al Mister”. Una storia che fa vibrare le corde del cuore e ricorda che non esiste solo il Covid ma ci sono anche altre patologie da tenere sotto controllo. Gli oncologici positivi si ritrovano quindi costretti per forza di cose a sospendere momentaneamente  le chemioterapie. Un motivo in più che deve spingere chi di competenza ad accelerare i tempi per l’inoculazione del vaccino.

Andrea D’Aurelio

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