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SULMONA – Aveva denunciato di essere stata aggredita e di aver rimediato perfino delle fratture. Ma le lesioni refertate in ospedale non hanno trovato alcun riscontro nel corso delle operazioni peritali. Per questo una 41 enne di Castel Di Sangro, F.S., è stata assolta per le botte ad una disabile. La vittima l’aveva trascinata davanti al giudice per il reato di lesioni. Secondo l’accusa l’imputata avrebbe aggredito la donna disabile, dopo averla trovata nella casa di sua proprietà , procurandole delle lesioni giudicate guaribili in trenta giorni come dimostra il referto del pronto soccorso. Una versione completamente diversa quella fornita della difesa secondo la quale l’invalida sarebbe entrata in casa con violazione di domicilio dopo aver manomesso l’impianto elettrico. Nessuna aggressione insomma tant’è che perfino il video portato a corredo delle prove è risultato ininfluente. La denuncia della vittima non ha trovato alcun riscontro nel corso del processo nè dall’escussione dei testimoni nè dalle perizie svolte. “Sono davvero felice per la mia assistita che è stata coinvolta per ben cinque anni in un procedimento penale da innocente. Questa circostanza ha influito moltissimo sul suo stato psico fisico, incidendo non poco sulla sua vita familiare e sulla sua vita di relazione. Da oggi lei torna alla normalità dopo aver attraversato l’inferno. Infatti, la perizia collegiale disposta dal Tribunale di Sulmona a seguito di mie reiterate richieste ha definitivamente accertato la inesistenza della frattura in precedenza diagnostica dall’Ospedale di Castel di Sangro e che aveva derterminato la imputazione a carico della mia cliente”- rileva l’avvocato difensore, Pietro Savastano. Resta il “giallo” delle refertazione di quelle lesioni. L’imputata è uscita assolta perché il fatto non sussiste.

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