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CORFINIO – Viola la misura dell’allontanamento dalla casa familiare per soccorrere, a suo dire, l’anziano padre colto da malore. E’ finita agli arresti domiciliari una 56 enne del posto, finita nel mirino della magistratura per la pesante accusa dei maltrattamenti in famiglia. La misura cautelare, in atto da qualche mese, è filtrata solo in queste ore dagli addetti ai lavori. Nello specifico la donna, dopo le condotte prevaricatrici nei confronti degli anziani genitori, era stata allontanata da casa dall’autorità giudiziaria. Misura che non avrebbe rispettato alla lettera dal momento che è stata trovata nell’abitazione dei genitori da una pattuglia dei Carabinieri. Una violazione che, secondo la tesi della donna, si sarebbe resa necessaria perchè il padre si era sentito poco bene. Non le ha creduto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, che aveva prima firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per poi allentare la misura e concedere i domiciliari alla 56 enne, difesa dall’avvocato, Giovanni Passerini. La donna si trova attualmente nella “cella domestica” della sua abitazione di Corfinio, in attesa di un’altra istanza di alleggerimento della misura che sarà presentata non prima di un mese. L’inchiesta trae origine dai contestati maltrattamenti in casa. Secondo l’accusa, con una condotta perdurante dall’estate del 2021, la donna avrebbe posto in essere con cadenza quotidiana ripetuti atti di violenza fisica e psicologica nei confronti degli anziani genitori, soprattutto nei confronti della madre. Nell’estate 2021 le avrebbe lanciato una bottiglia in pieno volto cagionandole lesioni non refertate. Il 4 settembre 2021 avrebbe impedito alla madre di uscire dalla propria camera da letto e di chiedere aiuto, bloccando la porta con il manico della scopa e impossessandosi del telefono cellulare. Il 4 dicembre avrebbe aggredito il padre con dei cuscini mentre la sera del 14 e la mattina del 15 dicembre sarebbe entrata nella camera da letto dei genitori mentre dormivano e avrebbe sputato sul volto della madre. Da qui l’allontanamento dalla casa familiare e l’incidente probatorio nel corso del quale era emersa una parziale incapacità della donna nei momenti di rabbia. Una misura che non avrebbe osservato tant’è che la tesi del malore del padre, pure presa in carico, non ha convinto il giudice.

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