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Il sindaco Pierluigi Biondi scrive una lettera al direttore generale della Asl provinciale, Roberto Testa, al direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Mauro Casinghini, al coordinatore della Protezione civile Smea, Silvio Liberatore, e per conoscenza al prefetto della provincia dell’Aquila, Cinzia Torraco. Oggetto della lettera la richiesta di un ospedale da campo all’esterno del San Salvatore a cura della Protezione Civile o dell’Esercito per alleggerire il carico di lavoro del Pronto soccorso e degli operatori dell’emergenza, particolarmente sollecitati a causa della pandemia da coronavirus.

Il sindaco fa sapere di avere già interessato i vertici della Protezione civile e di aver ricevuto disponibilità. “Mi giungono continue sollecitazioni da parte dei cittadini aquilani per disagi ormai insostenibili legati a due importanti criticità, l’effettuazione di tamponi Covid e i tempi di intervento delle autoambulanze del 118 in seguito a chiamata – spiega il sindaco nella missiva -Mentre sul primo aspetto il sottoscritto ritiene di non avere titolo ad intervenire direttamente, in considerazione del fatto che si tratta di attività correlate alla medicina della prevenzione in capo alla Asl (a meno di specifici progetti su fette di popolazione fragili), il secondo problema è evidentemente il più importante perché espressione di una comprensibile impossibilità dell’ospedale e del pronto soccorso di far fronte a una situazione che non ha nulla più di ordinario ma che, viceversa, ha assunto tutte le caratteristiche di una maxiemergenza”. Per il primo cittadino, “il motivo dei comprensibili ritardi delle autoambulanze nel far fronte alle richieste degli utenti è legato al fatto che il Pronto Soccorso non riesce a far fronte al numero crescente di ricoveri, motivo per cui i mezzi rimangono bloccati all’esterno del nosocomio con il paziente a bordo. Si configura, pertanto, un problema non più e soltanto sanitario ma di ordine pubblico e sociale, che richiede immediata attenzione. Chiedo di assumere iniziative straordinarie quali, ad esempio, la realizzazione di un ospedale da campo all’esterno dell’ospedale San Salvatore in cui i pazienti possano essere collocati in attesa di visita, ciò in modo da liberare le autoambulanze e permettere loro nuovi trasferimenti”

L’annuncio in ore sempre più drammatiche in Abruzzo, dove oramai il virus dilaga e torna ad uccidere. Ieri sono stati 450 i nuovi positivi, di età compresa tra 9 mesi e 96 anni, su 3.887 tamponi eseguiti. Otto i decessi registrati nelle ultime ore. Quattro le vittime nelle ultime ore a L’Aquila

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