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SULMONA – “L’amore per le istituzioni che vanno rispettate sempre e comunque e una coesione vera per la città oltre le convenienze, il rispetto per la famiglia come motore vero e per l’amicizia”. A dare lettura del “testamento” per Sulmona, ovvero i valori coltivati dall’ex vice sindaco Nicola Angelucci, è stata la prima cittadina Annamaria Casini, nel corso del suo messaggio proclamato al termine del rito funebre, officiato questa mattina nella Chiesa di Santa Maria della Tomba, dal parroco don Ramon Peralta. Una folla commossa ha saluto l’ex Presidente del Consiglio Comunale, vice sindaco e assessore, figura di spessore della politica sulmonese, prima uomo che politico. Nel corso dell’omelia il parroco ha ricordato che “Dio non è assente in questo dolore” ma ha anche rimarcato il valore nobile della politica concepita come martirio, ovvero la “croce” da portare per mettere insieme idee e progetti diversi, almeno la politica in versione Angelucci, sempre elegante e costruttiva, mai faziosa. Poi l’uscita del feretro dalla Chiesa, accompagnato dall’applauso della folla assiepata in piazza Plebiscito e da un timido sole che segna quasi un ricongiungimento tra terra e cielo. E’ stata quindi la volta del messaggio del sindaco che ha ricordato l’impegno politico di Nicola Angelucci, dai primi incarichi ricoperti fino alla riforma dello statuto della città di Sulmona e del regolamento del Consiglio Comunale. Tanti politici hanno fatto sentire vicinanza e cordoglio in questi giorni ma forse il miglior modo per onorare l’amato Nicola è quello di mettere in atto quel regolamento, non solo nella forma ma anche nella sostanza, per dare il proprio contributo per la crescita e lo sviluppo della comunità. Solo così “Sulmona ce la farà”. Il feretro lascia la piazza tra silenzio e commozione. E’ la chiara dimostrazione che le persone passano ma quello che si è seminato resta. Ciao Nicola.

Andrea D’Aurelio

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