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SULMONA – Diventa più palpabile la risalita dei contagi sul territorio peligno-sangrino con il conseguente balzo sulla curva epidemiologica. I referti a doppia cifra, seppur contenuti rispetto ai mesi scorsi e quini ben lontani dai grandi numeri, delineano un quadro tutt’altro che assestato nel Centro Abruzzo. Nelle ultime 24 ore si è passati dai 35 contagi di ieri ai 48 odierni. Ma le rilevazioni settimanali risultano, addirittura, triplicate. Lo scorso venerdì, a quest’ora, erano state annotate 16 positività sui registri Asl. Per cui non si può più parlare di un balzo lieve ma di una vera e propria accelerata del Covid che dopo la vacanza anticipata, torna a dare filo da torcere all’area peligno-sangrina e a rialzare la testa. Sulmona e Pratola sono gli unici comuni a mettere a referto contagi in doppia cifra, sventolando di conseguenza la bandiera nera di positivi. Nella cittadina peligna si comincia a sentire l’effetto della campagna elettorale che ha generato movimenti e aggregazioni. Per il resto le odierne positività sono così distribuite: Sulmona 14, Pratola Peligna 10, Raiano 9, Roccacasale 3, Bugnara 3, Introdacqua2, Goriano Sicoli 2, Prezza 1, Pacentro 1, Gagliano Aterno 1, Castelvecchio Subequo 1, Castel di Sangro 1. Il virus fa breccia anche nelle strutture sensibili del territorio. Una nuova positivitá si è registrata tra gli operatori sanitari di urologia in ospedale. Complessivamente sono 358 gli attualmente positivi sul territorio, a fronte di ben 111 guarigioni messe a referto nelle ultime 48 ore. Le negativizzazioni a tre cifre mantengono quindi una sorta di tranquillità nella gestione del post emergenza. Che il virus non fa più paura come due anni fa, per gli strumenti a disposizione e la forma leggera delle nuove infezione, lo dimostra il contenuto tasso di ospedalizzazione. Sono 7 gli attualmente degenti. Tutti in area medica. A livello provinciale c’è un aumento del 46% dei casi rispetto alla settimana precedente dove i dati erano in discesa. Un aumento dovuto alle sottovarianti, come confermano gli addetti ai lavori, ma comunque sotto la soglia di allarme. Sì all’estate spensierata ma occhio ad archiviare la pandemia.

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