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“Molti anni fa ho cominciato a fare ricerche su internet per una morte pacifica. La vita a volte è ingiusta, così ora penso di aver diritto alla liberazione e alla pace. Spero quando leggerete questa lettera di aver avuto successo. Dopo 20 lunghi anni di dolore cronico, per insonnia, estrema solitudine, intolleranza ai rumori, mi sono procurata le cose necessarie online, ordinandole all’estero, più di un anno fa”.
E’ quanto scritto su un bigliettino che Antonella, 63 anni, insegnante aquilana ha lasciato sul tavolo della sua abitazione nella quale, il 4 aprile, è stata trovata morta. La donna si era trasferita a Trento per lavoro. La Procura di Trento ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio al momento a carico di ignoti. Ma il nome di Antonella faceva parte della lista dei clienti di un uomo dell’Ontario di nome Kenneth Law, sedicente ex ingegnere aeronautico e poi chef a Toronto, arrestato il 31 marzo dalla polizia canadese, che negli ultimi due anni ha gestito alcuni siti web (ora chiusi dagli inquirenti) vendendo all’estero kit per aspiranti suicidi. I kit in questione sono composti da mascherine facciali, nitrito di sodio, ma anche bombole di azoto, manometri, tubicini, sacchetti di plastica. Su Law indaga da tempo l’Interpol del Canada, a seguito dell’indagine aperta in Ontario dopo la morte di 7 persone nel Regno Unito e tre negli Stati Uniti, tra cui un ragazzo di 17 anni.
La divisione italiana di Interpol ha ricevuto l’allerta il 29 aprile scorso. Dal Canada, infatti, le forze di polizia hanno segnalato nove indirizzi italiani a cui è stato spedito il kit, i quali sono stati immediatamente trasmessi alle autorità locali che hanno mandato carabinieri e poliziotti a fare una verifica presso le abitazioni. È stato così che si è appreso del decesso dell’insegnante. Che, dunque, non è l’unica italiana della famosa lista. Alcuni dei soggetti segnalati pare soffrano di disturbi psichici e siano già i cura presso centri specializzati. Sembrerebbe che lo chef abbia venduto online circa 1.200 kit a persone residenti in 40 Paesi

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