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SULMONA – Duecento euro di ammenda, pagamento delle spese processuali, risarcimento alla parte civile da liquidare in separata sede e refusione delle spese di giudizio liquidate in 3592 euro. E’ questa la pena che il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, ha comminato l’altro giorno ad una 54 enne del posto per le molestie poste in essere nei confronti del suo ex marito. I fatti risalgono al 2018 quando la donna, stando al castello accusatorio, avrebbe inseguito il coniuge all’interno di un centro commerciale della zona, fino a minacciarlo verbalmente, tentando pure di aggredirlo. L’uomo fu costretto a rifugiarsi dietro una vetrina del punto vendita. La ricostruzione dei fatti è stata ritenuta credibile dal giudice che ha condannato la 54 enne all’ammenda e al risarcimento. La pena, seppur “simbolica” e comunque proporzionata al tipo di reato contestato, resterà sospesa. Sotto processo era finita anche la sorella dell’imputata, uscita assolta per non aver commesso il fatto. I rapporti conflittuali tra gli ex coniugi rientrano nell’alveo delle tensioni familiari che hanno portato l’uomo a finire davanti al collegio giudicante del Tribunale di Sulmona con la pesante accusa di maltrattamenti, anche verso la prole. Processo ancora pendente.

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