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SULMONA – La data non è stata ancora messa nero su bianco ma l’indirizzo che arriva dal nosocomio sembra essere ormai chiaro. Sarà probabilmente chiusa nei prossimi giorni la Medicina Covid di Sulmona, il reparto del terzo piano del nuovo ospedale che era stato allestito lo scorso novembre per l’emergenza pandemica in atto. Una scelta che sarebbe dettata dall’esigenza di ripristinare l’assetto originario dei reparti, per riprendere cioè a pieno regime le prestazioni ordinarie. L’indicazione è arrivata in queste ore anche agli addetti ai lavori, ovviamente in via ufficiosa. Si sta inoltre vagliando l’ipotesi di riattivare, sempre al terzo piano, l’area grigia, ovvero la zona per la “sosta” dei pazienti in attesa dell’esito di tampone molecolare. Ma anche in tal caso il condizionale è d’obbligo. Qualcosa di più si saprà nei prossimi giorni. Intanto il bollettino di questa domenica del 9 maggio fa registrare due nuovi casi di Covid-19 in città e ancora ritardi sul fronte della campagna vaccinale in atto. Dopo il balzo sulla curva epidemiologica che si è registrato lo scorso venerdì, si è tornati ad una situazione di  relativa tranquillità anche se è vietato abbassare la guardia, alla luce delle segnalazioni di assembramenti che continuano ad arrivare, soprattutto a Pratola dove è andata in scena la seconda parte della festa religiosa della Madonna della Libera. Le due nuove positive in città hanno 61 e 58 anni. Quest’ultima è stata portata anche in ospedale per gli accertamenti dopo la comparsa dei sintomi. E’ stata dimessa presso il proprio domicilio con terapia specifica. Si tratta della congiunta del 55 enne ricoverato alla clinica San Raffaele, il cui contagio è stato accertato qualche giorno fa, nel presidio ospedaliero. La filiera dei contatti della coppia è ancora da ricostruire. Infine qualche disagio si è verificato per l’approvvigionamento dei vaccini. Il carico è giunto in leggero ritardo sulla tabella di marcia provocando, nel centro vaccinale di Sulmona, qualche disagio legato ai tempi di attesa. Ma operatori e volontari hanno gestito al meglio la situazione. Come di consueto. Sono 350 le dosi inoculate in città e altre 180 a Pratola Peligna. Numeri più bassi in Alto Sangro. Sul piede di guerra restano gli incompatibili con AstraZeneca che non hanno ricevuto alcuna garanzia sui tempi della convocazione per un altro vaccino.  Una donna proprio in queste ore ha presentato un formale esposto alla Asl, chiedendo lumi sulle procedure che si stanno seguendo per richiamare gli incompatibili. Perché nessun criterio univoco al momento si ravvede.

Andrea D’Aurelio

MAPPA ATTUALI POSITIVI

Sulmona 59, Castel Di Sangro 10,  Pratola Peligna 7, Roccaraso 6, Alfedena 6, Introdacqua 4, Roccacasale 4, Pescasseroli 3, Castel Di Ieri 3, Prezza 3, Bugnara 2, Corfinio 2,  Barrea 2, Scanno 1, Opi 1, Scontrone 1, Campo Di Giove 1, Vittorito 1

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