SULMONA – La notizia era nell’aria ma in queste ore, come avevamo annunciato, il gruppo tecnico istituto dalla Asl ha inoltrato la proposta ai vertici aziendali di trasferire temporaneamente il servizio di endoscopia dell’ospedale di Sulmona nei locali della lungodegenza collocati nel nuovo blocco ospedaliero. Un’ipotesi più che fattibile per i tecnici e per i componenti della task force che hanno sostanzialmente confermato quanto fatto notare dai sindacati e dalle istituzioni. La delocalizzazione ancorché temporanea di endoscopia a Pescina si poteva e doveva evitare. Per gli utenti costretti a spostarsi e per i degenti del nosocomio che dovrebbero essere trasferiti in caso di consulenza specifica. Tuttavia la palla passa ai direttori e ai vertici dell’azienda chiamati a vagliare l’indicazione pervenuta dal gruppo tecnico. “Noi abbiamo fatto la proposta. Attendiamo ora le determinazioni”- spiegano dalla task force. Per cantare vittoria c’è da aspettare anche se la proposta sembrerebbe essere stata formulata. Il blocco della lungodegenza, recuperato dopo la pandemia con lo smantellamento dell’area grigia, resta vuoto e in attesa di entrare in funzione. La Asl aveva deciso di metterlo a regime ma mancano i medici per attivare i posti letto. Per questo, nelle more dei lavori di abbattimento dell’ala vecchia e di riqualificazione dell’ala Bolino con 6 milioni di euro del Pnrr, endoscopia può trovare ospitalità e giocare in “casa”. Meglio di Pescina per gli addetti ai lavori. Una revoca della disposizione è quanto mai necessaria per considerare superata la problematica