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SULMONA – Sul sagrato della chiesa, il”Bella ciao”, suonato e cantato da Michele Avolio, davanti alle autorità presenti, accompagna l’uscita del feretro.  Poi il “silenzio” d’ordinanza per rendere onore all’ultimo ufficiale della Brigata Maiella. Sulmona saluta Gilberto Malvestuto, il patriota di 101 anni deceduto ieri nell’ospedale di Sulmona, che ha segnato una pagina di storia a fondamento della democrazia e della libertà nella lotta antifascista. Un uomo che ha “aperto il cuore a valori, come quelli della libertà, della giustizia e della pace e li ha vissuti, rendendosi di quei valori testimone” per dirla con le parole di don Carmine Caione che ha officiato la cerimonia funebre nella gremita Chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice. L’ex sindaco Lando Sciuba, oggi presidente della sezione cittadina della Fondazione Brigata Maiella, ha invece ricordato, in particolare, come Malvestuto avesse accolto subito, dopo l’8 settembre, l’appello a partecipare alla lotta di Resistenza e come nel corso degli anni raccontasse con grande commozione di quella esperienza, soffermandosi sulle sofferenze e sui sacrifici di quella lotta, vedendo cadere tra le sue file giovani come Amleto Contucci, Renzo Sciore e Oscar Fuà. Gli occhi sono bagnati dalla lacrime e la voce, seppur assopita dalla commozione, si ricarica per cantare la liberazione. Questo è il fiore del partigiano. Buon viaggio comandante.

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