banner
banner

Il presidente della III Commissione, Fabio Frullo, ha portato oggi in discussione i disservizi che ci sono al San Salvatore per mancanza di personale e programmazione. Bene, anche l’opposizione ha più volte rilevato la necessità di luoghi di discussione e azione sullo stesso tema. Le “tematiche di assoluta rilevanza” presenti nel comunicato stampa di Frullo sono però passate in secondo piano quando ci si è accorti che non si era presentato nessuno né della Asl né della Giunta comunale. Incredibilmente la maggioranza ha deciso che la seduta di commissione avrebbe dovuto svolgersi lo stesso pur avendo rilevato l’assenza del manager Asl, Ferdinando Romano, del sindaco dell’Aquila in qualità di presidente del comitato ristretto, del presidente dell’agenzia sanitaria, Pierluigi Cosenza e dell’assessore regionale, Nicoletta Verì. Quella di oggi è stata una vergognosa defezione di tutti gli interlocutori che avrebbero perlomeno dovuto garantire la presenza di loro delegati sia per riguardo al tema trattato che per rispetto ai commissari e alle sigle sindacali presenti; sindacati che da mesi chiedono senza successo di essere auditi nel Comitato ristretto dei sindaci e che avevano visto nella Commissione il luogo nel quale poter interloquire sullo stato di estrema difficoltà nella quale versa il San Salvatore. Il quadro dipinto dal segretario generale Anao, Alessandro Grimaldi, ha svelato la situazione catastrofica del nosocomio aquilano; operando un puntuale confronto con altri ospedali, come quelli di Teramo e Pescara, che hanno saputo investire proprio durante la pandemia, Grimaldi ha di fatto imputato ad una scarsa lungimiranza della politica locale il fiato corto che L’Aquila soffre dopo l’emergenza Covid. Evidenti scelte sbagliate che non si sono operate altrove e che non si sono potute sviscerare per mancanza di interlocutori. Quello che più lascia sconcertati è stato il dover ricorrere ad una pregiudiziale di Paolo Romano per aggiornare la seduta alla presenza almeno del manager e del Sindaco; pregiudiziale che non è passata a causa di chi ha voluto coprire le responsabilità degli assenti come hanno fatto Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, senza prediligere una discussione con il giusto metodo e la serietà che si deve ai cittadini. La foglia di fico che ha scelto la maggioranza per aggiornare la seduta è stata invece il non funzionamento del sistema audio e di registrazione della Commissione che impediva di fatto la verbalizzazione degli interventi. Una conclusione che ha reso tutto ancora più grottesco e squalificante, la cifra di una classe politica infingarda, impreparata e inconcludente. Spiace che le organizzazioni sindacali presenti abbiano dovuto assistere a questo brutto spettacolo. Sarà nostra cura sollecitare una nuova convocazione alla presenza di tutti i necessari interlocutori. Anche alla luce del fatto che l’iniziativa della commissione aveva avuto una sollecitazione dalla consigliera Eva Fascetti.

Lascia un commento