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Il manager della Asl1 Roberto Testa ha tenuto una conferenza stampa per riferire i dati sull’emergenza.

“All’Aquila i pazienti in attesa delle cure del pronto soccorso aspettano in chiesa. A breve nella cappella adiacente all’ospedale verranno allestiti, entro due o tre giorni, otto posti per non lasciare i pazienti in attesa nelle ambulanze o nelle tende. Ci saranno dei box, strutture di emergenza, ma dignitose. Non faccio polemiche e non rispondo a queste, sono un tecnico e rispondo con i dati” ha detto Testa, con la dottoressa Sabrina Cicogna a fianco.

La prima emergenza è stata quella di potenziare i posti letto Covid che ad oggi contando tutti i presidi della provincia sono 229 con ulteriori 20 presto al Delta 7 dell’Aquila e altri 40 a Tagliacozzo.

Per alleggerire l’ospedale di Avezzano ha annunciato l’accordo con una struttura accreditata con 67 posti e una tensostruttura per il pronto soccorso grazie alla Croce Rossa.

“Le operazioni di tracciamento e i risultati troppo lunghi per i tamponi hanno imposto, ha detto, un rafforzamento della medicina del territorio. Alle Usca 41 medici in totale e anche infermieri e più mezzi di trasporto. Per i tamponi veloci si ricorre al laboratorio interno, gli altri vanno a Teramo ma questo per un problema con una macchina che doveva arrivare. Si è potenziato poi, ha chiarito, il dipartimento prevenzione con 10 medici e 13 amministrativi e ci sono diversi punti drive per i tamponi. Si arrivano a fare anche 800 tamponi domiciliari grazie al 118. I dati sono comunque notevoli, ribadisce, con un peggioramento che ha portato a circa 200 casi al giorno in provincia. La politica dell’azienda, ha aggiunto, è stabilizzare con assunzioni con varie tipologie di contratti, 378 unità in più di varie figure. La carenza di personale per garantire l’ordinario che è comunque in affanno ha portato alla rimodulazione delle unità operative. Investimenti importanti per nuove tecnologie Covid con 1 milione di euro già usati e 2 milioni e 600 da usare. Arriverà una tac specifica per il Covid e ancora investimenti in edilizia sanitaria per Covid di oltre 2 milioni e 300 con altri 3 milioni e 800 mentre per il no Covid 30 milioni di euro disponibili. Ci sono contagi anche tra personale sanitario con circa 90 unità, dato fornito in occasione del consiglio comunale e questo naturalmente ha messo in affanno l’intera attività. Non si è fatto il possibile, conclude, ma con un’emergenza del genere qualche criticità è inevitabile”.

Intanto stamane si è tenuto, in videoconferenza, l’incontro tra il prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, il Direttore dell’Ufficio scolastico provinciale, i dirigenti del Servizio Prevenzione della Asl n.1 e il sinfaco Biondi per l’esame complessivo della situazione epidemiologica in atto e delle criticità relative alle attività scolastiche.

Il sindaco ha rappresentato la necessità di adottare un protocollo unico d’intervento da attivare per l’eventuale chiusura dei plessi scolastici a seguito della rilevazione di evidenze scientifiche in ordine alla diffusione del contagio da coronavirus, ritenendo necessaria la ricerca di un punto di equilibrio tra il diritto alla salute pubblica e quello all’istruzione degli studenti.

Ma almeno per adesso non si rende necessaria la chiusura dei plessi scolastici, sulla scorta dei dati al momento disponibili e tenendo altresì in considerazione quanto espresso dal Governo con l’ultimo Dpcm in vigore, relativamente all’importanza del mantenimento, quanto più possibile, della didattica in presenza.

Sono state condivise, dai presenti, valutazioni sull’opportunità di limitazione degli spostamenti degli operatori scolastici non direttamente coinvolti nella didattica. Il sindaco Biondi ha anche annunciato la diffusione di un vademecum, promosso dal Comune e approvato dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria, contenente indicazioni e informazioni utili per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Dalla asl, invece, fanno sapere che: “I vaccini ci sono; si è verificato solo un rallentamento dovuto alla enorme domanda relativa al fabbisogno di alcune regioni, per cui le ditte hanno avuto qualche difficoltà a rispondere in maniera tempestiva alle richieste. Ma questo non vuol dire che i vaccini non ci sono, dovrebbero arrivare a breve altre scorte, anche perché rispetto all’anno scorso l’Abruzzo ha preso il doppio dei vaccini”.

E spostandoci nella Marsica, dove continua a crescere la lista dei decessi: due ad Avezzano, due a Capistrello. La situazione è ancora drammatica. Il sindaco Di Pangrazio ha inoltrato in mattinata una richiesta urgente al comando Militare dell’Esercito Abruzzo- Molise per chiedere una struttura da campo con personale sanitario militare. La lettera è stata preceduta da una cordiale telefonata con il Tenente Colonnello Giuseppe Russo e da un’altra con il Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco. “Dopo aver conferito”, dichiara Di Pangrazio,”con il Prefetto dell’Aquila che ringrazio per la significativa vicinanza e disponibilità manifestata al sottoscritto in questa delicatissima situazione e al colloquio, altrettanto cordiale, con il Tenente Colonnello Russo, ho voluto procedere immediatamente a richiedere ufficialmente un Ospedale da Campo con personale militare. Mi auguro che le nostre necessità possano trovare positiva risposta confortato dal sostegno dei Sindaci e di tanti cittadini preoccupati per gli sviluppi della pandemia. Stiamo lavorando- conclude Di Pangrazio- per fare tutto ciò che è in nostro potere, confidando anche nel senso di responsabilità dei nostri concittadini nel tenere ogni giorno comportamenti prudenti”.

Aumentano i contagi tra i sanitari all’ospedale di Tagliacozzo. Una lettera aperta al manager della Asl e al sindaco è stata inviata da 23 tra medici, infermieri, fisioterapisti e ausiliari dell’ospedale Umberto I, in cui si chiede “la salvaguardia della nostra e altrui incolumità alla luce della nuova funzione che la direzione dell’azienda sanitaria ha voluto dare a questa struttura quale presidio Covid”.

In particolare i sanitari evidenziano “l’impossibilità di gestire i malati Covid gravi o con riacutizzazioni spesso severe, luoghi di lavoro inidonei e insicuri per questa funzione, grave carenza di personale mai preventivamente preparato e mancanza per gran parte della giornata di servizi quali il laboratorio analisi e la radiologia, nonché la completa assenza di un servizio di rianimazione”.

Lorenzo De Cesare, commercialista ed ex assessore è consigliere comunale e proprietario della Five Zone Fitness Center, sulla sua pagina facebook annuncia: “Testa se non sapete dove ‘parcheggiare’ i malati noi siamo vicini vicini al pronto soccorso di Avezzano, abbiamo sale chiuse, se volete, almeno una ventina di malati io dico che ci stanno in zona 3. In zona 5 si possono far mangiare e dalla zona 4 si può entrare.  Bada tutti ingressi separati e percorsi covi già realizzati, dimenticavo ci sono bagni e spogliatoi a sufficienza. Meglio che in tenda”.

In serata il governatore Marsilio ha annunciato il nulla osta del Dipartimento per la salute della Regione Abruzzo alla Asl per sostenere le spese occorrenti all’affidamento della progettazione di fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale di Avezzano.

“Dunque, la Asl potrà finalmente procedere alla stipula del contratto di affidamento, cosa che sono certo avverrà nei prossimi giorni, e nei prossimi 3-4 mesi avremo a disposizione il progetto con il quale andare alla stipula dell’accordo di programma con il Ministero della Salute. Accordo che prevederà il finanziamento integrale con fondi pubblici dell’intervento. È stato fatto un altro, decisivo passo avanti per dotare Avezzano e l’intera Marsica del presidio sanitario che meritano”,  afferma Marsilio.

 

 

 

 

 

 

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