banner
banner

SULMONA – Per la morte in “ambulanza” s’indaga per omicidio colposo. Non solo l’inchiesta non è stata archiviata ma la Procura della Repubblica di Sulmona, per il decesso dell’80 enne Attilio Caranfa, ha notificato oggi gli avvisi di garanzia agli operatori sanitari del 118 e pronto soccorso, come atto dovuto, prima dell’esame peritale che si svolgerà in tutta probabilità nella giornata di lunedì all’ospedale Spallanzani di Roma. Sono quattro al momento le persone iscritte nel registro degli indagati, ovvero il responsabile del pronto soccorso M.S. e i medici del 118, C.G e G.L. Sotto inchiesta è finito anche il medico curante romano, F.R. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Domani stesso la Procura conferirà l’incarico all’anatomopatologo, Luigi Miccolis, per lo svolgimento dell’autopsia. La sede individuata, dopo una lunga ricerca per via della stanza più idonea per i pazienti deceduti con il Covid, è quella dell’istituto romano. A trasportare la salma saranno gli addetti della Casa Funeraria di Caliendo e Celestial. La data dell’autopsia sarà fissata formalmente domani. Sono trascorsi sette giorni esatti dalla morte dell’anziano che era entrato in ospedale per sottoporsi al tampone su indicazione del medico di base. Positivo al test rapido avrebbe atteso il riscontro del molecolare in ambulanza per un intero pomeriggio e per parte della nottata. Una volta entrato nell’ex pronto soccorso sarebbe morto per arresto cardiaco. I familiari di Caranfa hanno chiesto di andare a fondo della vicenda tant’è che l’avvocato Domenico Ciancarelli nominerà un perito. La Procura ha quindi aperto l’inchiesta e ha notificato quattro informazioni di garanzia come atto dovuto.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento