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Gli esperti la definiscono ‘una situazione preoccupante’ per descrivere l’andamento dei casi. L’aumento del 44% in un giorno i casi positivi al virus in Italia e il numero ancora alto dei decessi sono i segnali di una situazione difficile e che impone di tenere alta la guardia. I dati rivelano una situazione preoccupante, alla luce della quale, dopo gli effetti positivi delle misure del periodo delle feste di fine anno, sarebbe necessario mettere in atto al più presto nuove misure restrittive analoghe per tipo e durata. Da 30 giorni i decessi oscillano attorno ad un valore medio di 480 al giorno e, visto il forte rallentamento della vaccinazione, l’unico modo per ridurre la mortalità è ridurre l’incidenza dei positivi. Dall’analisi emerge che per la maggioranza delle regioni-province autonome il trend negli ultimi 7-10 giorni è di aumento o di stasi. La percentuale dei positivi è stata calcolata, dal 15 gennaio, solo sulle undici regioni-province autonome che trasmettono i dati sui positivi separatamente per i test molecolari e per quelli antigenici rapidi, mentre le altre non lo fanno. Tra queste ci sono regioni molto popolose e molto colpite dall’epidemia, come Abruzzo, Liguria, Marche e Veneto.

Questo significa che in dicembre c’è stato qualcosa che non ha funzionato bene, come lo shopping prenatalizio: probabilmente è la ripresa nella circolazione del virus favorita da quella situazione a determinare il blocco attuale. Potrebbe invece essere letta positivamente la situazione relativa ai ricoveri nei reparti Covid e nelle unità di terapia intensiva. I dati ci dicono che potrebbe forse esserci un miglioramento nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Le incognite adesso sono soprattutto “la ripresa delle scuole, i casi sommersi e sicuramente la protezione del vaccino.

In Abruzzo, il Covid-19 torna a colpire l’area metropolitana e la costa, dopo un autunno caratterizzato dalle aree interne – soprattutto L’Aquila e Avezzano – martoriate dal virus. Nelle ultime settimane i numeri più alti si registrano nel Pescarese e nel Chietino e, in particolare, nelle località costiere. I nuovi casi sono 344. Sei i decessi recenti. Tornano a salire gli attualmente positivi, ma si riducono i ricoveri, che passano dai 457 di ieri ai 442 di oggi. I nuovi casi sono emersi dall’analisi di 4.504 tamponi: è risultato positivo il 7,64% dei campioni, percentuale in lieve crescita rispetto agli ultimi giorni. Il dato scende al 5,4% se si considerano anche i test antigenici (+1.848). A livello provinciale l’incremento più consistente si registra proprio nel Pescarese (+119), seguito a ruota dal Chietino (+116). Poi ci sono il Teramano (+59) e l’Aquilano (+28). La località più colpita al momento è Pescara. Dal primo gennaio ad oggi in città sono emersi 686 contagi, con una media di oltre 25 al giorno. Salgono a 1.189 considerando l’intera area metropolitana e, cioè, anche Montesilvano (362) e Spoltore (141). Numeri alti anche a Città Sant’Angelo e dati in crescita nella val Pescara. Tanti i contagi anche nel Chietino, da Francavilla a San Giovanni Teatino e a San Salvo. Sembrano invece vivere una tregua le aree interne, con L’Aquila e Avezzano, località messe in ginocchio dall’emergenza tra ottobre e novembre, che oggi registrano numeri compatibili con l’attuale situazione.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato una lettera ai sindaci di Pescara, Montesilvano, Spoltore e Città Sant’Angelo per mettere in evidenza l’andamento dei dati di positività al Covid sulla popolazione, emersi a seguito degli screening di massa. “Abbiamo notato – ha sottolineato – che dallo screening massivo effettuato in provincia di Pescara le città dell’area metropolitana, compresa Città Sant’Angelo, hanno un tasso di positività sui tamponi effettuati che, seppur non allarmante, è comunque doppio della media riscontrata sul resto del territorio provinciale e su quello regionale. Ho quindi messo a disposizione del territorio interessato il personale della Protezione civile, il Dipartimento della Sanità e la Asl per continuare a eseguire tamponi”. “Ho suggerito ai sindaci – ha aggiunto – di valutare l’opportunità di continuare, soprattutto nelle scuole, con gli screening massivi, mantenendo alta la vigilanza considerato che il virus circola più velocemente e diffusamente che in altri luoghi dell’Abruzzo. E’ doveroso quindi intensificare i controlli e l’attenzione. L’invito è rivolto anche alla popolazione affinché aderisca in maniera ancor più numerosa a questi screening”.

“Un numero di positivi – prosegue Marsilio – che varia tra i cinque e i sette casi su mille, mentre nelle altre grandi città dove lo screening è già stato fatto, si riscontra una media tra lo 0,2 e lo 0,3 per cento. Ho quindi messo a disposizione del territorio interessato il personale della Protezione civile, il Dipartimento della Sanità e la Asl per continuare a eseguire tamponi. Nella lettera ho quindi suggerito ai sindaci di valutare l’opportunità di continuare, soprattutto nelle scuole, con gli screening massivi, mantenendo alta la vigilanza considerato che il virus circola più velocemente e diffusamente che in altri luoghi dell’Abruzzo“. “E’ doveroso quindi intensificare i controlli e l’attenzione. L’invito e’ rivolto anche alla popolazione affinchè aderisca in maniera ancor più numerosa a questi screening, che ci stanno consentendo di isolare centinaia di positivi asintomatici. La raccomandazione per tutti – ha concluso il presidente Marsilio – e’ quella di rispettare in ogni ambiente le precauzioni necessarie e il corretto uso dei dispositivi di prevenzione”.

 

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