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SULMONA – Non sono emersi elementi utili e indizi di colpevolezza per l’iscrizione nel registro degli indagati. Anche la morte sospetta di un 56 enne pratolano è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona. I fatti risalgono al 24 agosto 2020 quando l’uomo fu rinvenuto cadavere nel bagno della stanza di osservazione breve del pronto soccorso dell’ospedale dell’Annunziata. A far scattare l’inchiesta erano stati i familiari tramite la denuncia querela depositata negli uffici del Commissariato Ps di Sulmona. L’uomo era entrato in ospedale la domenica precedente a causa di un malore, con il conseguente abbassamento dei parametri dell’insulina. Il 56 enne, infatti, era affetto da una leggera forma di diabete che gli provocava molto spesso dei problemi alla salute. Arrivato in pronto soccorso, lo stesso era stato preso in carico dai sanitari operanti, i quali avevano deciso di tenerlo in osservazione per monitorare il quadro clinico. Poco prima della mezzanotte tra il 24 e il 25 agosto, arrivò la telefonata ai familiari. Il corpo senza vita del 56enne era stato rinvenuto nel bagno della stanza. L’ultimo contatto risale alle 20.20 con il fratello. Poi il vuoto fino a quando un infermiere si accorse che il paziente era ormai cadavere. Ipotizzando l’imperizia nella fase di vigilanza, la Procura aprì un’inchiesta a carico di ignoti che portò al sequestro della cartella clinica e allo svolgimento dell’autopsia. L’esame peritale e la consulenza medico legale non hanno portato ad evidenziare negligenze da parte dei sanitari operanti nè si è potuto iscrivere l’ipotesi di reato di omicidio colposo a carico di qualche indagato. La morte sarebbe dovuta a disfunzioni cardiache legate a patologie pregresse. Il caso è chiuso per farla breve. Senza responsabili nè possibilità di risarcimento per i familiari.

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