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SULMONA – Dall’ex incubatore d’impresa di Sviluppo Italia alla Costa Smeralda è un attimo. Centra un altro obiettivo l’azienda sulmonese Ecoreversa, gestita da Lino Rubino, che è sbarcata ufficialmente nei giorni scorsi in Sardegna. Il progetto ha ormai preso piede su tutto il territorio nazionale, conquistando quasi cento comuni. Sullo “stivale” mancava solo la Sardegna dove è stato montato il mangiaplastica, il macchinario di ultima generazione per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in PET, in grado di ridurne il volume per favorirne il riciclo, in un’ottica di economia circolare. La novità per Loiri Porto San Polo e Bortigiadas , i comuni sardi che hanno sposato la causa dell’azienda sulmonese, è che la buona pratica del mangiaplastica permette un risparmio in bolletta sulla Tari. Non una cosa da poco nell’epoca del caro e delle spese più esose di sempre. Con il decreto mangiaplastica anche i comuni del territorio peligno-sangrino hanno investito in tal senso perchè il vantaggio è per tutti: per l’ambiente perchè il macchinario super intelligente mira a raffinare la raccolta differenziata alleggerendo i costi di trasporto, per i Comuni che ottenendo il magiaplastica a costo zero lo potranno rivendere risparmiando sul servizio e per i cittadini che per ogni pezzo conferito nella macchina avranno in cambio 5 centesimi accreditati. La cultura dell’economia circolare si allarga e grazie al sulmonese Rubino e alla sua Ecoreversa sta trovando man mano terreno fertile, sovvertendo approcci e paradigmi.

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