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SULMONA – Per il momento processerà al massimo 25 tamponi al giorno, per lo più urgenze o pazienti con sintomatologia, per venire incontro alle esigenze del pronto soccorso e degli utenti che devono sottoporsi al test. Entra in funzione oggi dopo una lunga attesa, fatta di annunci e proclami, il macchinario per il tampone rapido in dotazione al laboratorio analisi dell’ospedale di Sulmona. Dopo la formazione del personale e la fornitura dei reagenti la macchina “contesa” e super richiesta dalla politica locale e dai volontari comincia a processare i tamponi per accertare il contagio da Covid-19. Per gli eventuali positivi ci sarà bisogno di un passaggio ulteriore. Con il macchinario sarà possibile eseguire l’amplificazione e rilevazione dell’acido nucleico virale. In caso di esito negativo si può escludere il contagio da Covid-19. Se il tampone dovesse invece risultare positivo, il test verrà spedito nei laboratori accreditati di Teramo o L’Aquila, per la conferma della positività, visto che la rilevazione viene eseguita solo per la via nasale. Una procedura più lunga per gli eventuali positivi che permette comunque agli operatori sanitari di avere un’indicazione. La negatività rappresenta invece un risultato certo. Il responso arriva all’incirca in mezz’ora e permette di evitare le lunghe attese nell’area grigia dell’ospedale o, peggio ancora, nel pre-triage. Con l’esito negativo si possono prendere in carico i pazienti per i ricoveri e gli interventi oppure attivare sin da subito le procedure per i trasferimenti. Certo 25 tamponi al giorno sono ancora troppo pochi ma secondo gli addetti ai lavori aiutano per il momento a gestire meglio le urgenze in ospedale. Il macchinario entra in funzione dopo una gara d’appalto e una battaglia anche politica per la sua allocazione. Anche se le istanze sono arrivate dai volontari, dal sindacalista Uil Mauro Nardella e da Catia Puglielli del Tribunale della sanità che fino agli ultimi giorni aveva denunciato la mancanza di reagenti e di test idonei, come a dire che non contano i proclami ma i risultati a beneficio dell’utenza.

Andrea D’Aurelio

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