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SULMONA – Circa cento prestazioni da recuperare nel reparto di oculistica dell’ospedale di Sulmona. Gli esami sono stati procrastinati dopo la rottura del trasformatore interno dello strumento Oct, prodotto in Germania. Un disservizio che è stato dovuto allo sbalzo di corrente dello scorso 28 maggio per via della violenta ondata di maltempo che interessò l’intero territorio comunale con un conto salato per elettrodomestici e utenze private. Il nosocomio non è rimasto indenne dal fenomeno. Inoltrata la richiesta di consulenza interna che non ha portato alla riparazione della strumentazione, la Asl ha richiesto un preventivo alla ditta fornitrice che ha presentato la propria offerta dopo aver svolto un sopralluogo sul posto nonchè la diagnosi. La Asl ha quindi accettato i termini della manutenzione ma il preventivo, si è scoperto in seguito, era sbagliato poichè il pezzo da cambiare era un altro. Si è quindi allungata la trafila della sostituzione tenendo conto delle ferie estive e dei tempi legati al mercato internazionale. D’altronde da giugno a settembre è un attimo. Il macchinario è in corso di riparazione per cui si sta procedendo, già da alcune settimane, al recupero di un centinaio di prestazioni saltate, con inevitabili disagi per l’utenza, soprattutto quella più fragile. Il problema ovviamente non è dipeso nè dai sanitari nè tantomeno dall’azienda quanto dalla ditta stessa. Se negli ultimi giorni la vulnerabilità delle scuole è tornata all’attenzione della pubblica opinione a cadenza pressocchè quotidiana, questa testata mantiene un occhio vigile e attento sulla sanità, con il suo lavoro puntuale e silenzioso. Dalle 15 lunghe ore di attesa per un ricovero al pronto soccorso alla commissione saltata per la risonanza magnetica fino alla carenza di posti letto che ha fatto slittare l’intervento per un anziano di Pratola, deceduto per malore il giorno successivo. D’altronde la sanità è trasversale poichè interessa tutti.

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