banner
banner

PRATOLA PELIGNA -  Per circa quattro mesi ha avuto bisogno dei trattamenti chemioterapici senza ottenere un’indennità di accompagnamento. Un arco temporale  piuttosto breve che ha spinto una 40 enne di Pratola Peligna, malata oncologica, a intraprendere un’aziende legale e a vedersi riconoscere in Tribunale quanto dovuto. La donna è stata assistita dall’avvocato del foro di Sulmona, Catia Puglielli, che ricorda l’importanza del riconoscimento dell’indennità di accompagnamento anche per un breve ciclo di cure. “Nonostante sia scontato che un paziente oncologico durante i trattamenti radioterapici o chemioterapici abbia bisogno di un sostegno le commissioni medico legali molto spesso ritengono insussistenti i presupposti. Si conclude dunque positivamente la lotta in Tribunale di una giovane donna per ottenere l’indennità di accompagnamento per il periodo di sottoposizione a chemio essendo affetta da carcinoma sieroso di alto grado dell’ovaio. Vale la pena combattere per i propri diritti”- osserva Puglielli. Il verbale della commissione è stato quindi impugnato in Tribunale che, dopo un esame peritale, ha emesso il decreto di omologa, accogliendo l’istanza della donna. Non esistono malati oncologici a breve o lungo termine. I diritti sono tali. Per tutti.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento