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SULMONA – Avrebbe maltrattato e denigrato gli anziani genitori con condotte sistematiche ed abituali. È un’accusa pesante quella che viene contestata ad un 40 enne di Raiano, rinviato a giudizio nella giornata di ieri dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Guendalina Buccella. I fatti sarebbero stati commessi, con nesso di abitualità, dal maggio all’ottobre del 2021. Lo stesso, secondo l’accusa, avrebbe posto in essere una serie di atti vessatori, in diverse occasioni in stato di alterazione per l’assunzione di sostanze stupefacenti, con l’intento di ledere l’integrità psicologica dei genitori che avrebbero riportato anche delle lesioni, non refertate per timore di ritorsioni da parte della prole. Nel febbraio 2021 avrebbe strattonato il padre dopo una lite e lo avrebbe fatto cadere a terra. Frequentemente lo avrebbe minacciato al grido di “qui comando io ti ammazzo”. A maggio 2021 avrebbe ingiuriato i genitori in pubblica via alla presenza di amici mentre ad ottobre avrebbe tentato di aggredire il padre dopo aver rotto il vetro della propria stanza e dopo che i genitori gli hanno chiesto di rifonderne il costo. Solo l’intervento della sorella riuscì ad evitare il peggio. Quei maltrattamenti continui sono così finiti sul tavolo della Procura e del giudice per le udienze preliminari che ha ritenuto l’accusa ragionevolmente sostenibile in giudizio. Da qui il decreto e la fissazione della prima udienza davanti al giudice monocratico per il prossimo 11 maggio. Il 40 enne è difeso dall’avvocato, Alessandro Scelli.

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