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SULMONA – Per sette anni, con cadenza pressocchè sistematica ed abituale, sarebbe stata maltrattata dal coniuge. Ma davanti al giudice ci era finita anche lei, assieme al fratello, per le minacce al suo ex. L’incubo per una 54 enne straniera, residente a Sulmona, è finito l’altro giorno con l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Una formula piena che chiude il terzo filone dell’inchiesta. I due imputati erano finiti sotto processo per aver minacciato in concorso il marito maltrattante di lei. “Se non te ne vai, te la faremo pagare. Faremo in modo che i tuoi figli ti vedranno solo in fotografia” avrebbero detto i due, il 26 gennaio 2017, stando agli atti del processo. La minaccia, che non sussiste secondo il giudice e gli avvocati difensori, Valentina Di Benedetto e Alessandro Margiotta, si inserisce nell’alveo dell’escalation dei maltrattamenti constestati alla persona offesa, un 59 enne del posto, che ha incassato due condanne nell’ultimo mese, una per le vessazioni all’ex moglie (imputata) e l’altra per diffamazione. Tutti reati consumati dal 2010 al 2017. In una circostanza, in stato di alterazione per abuso del vino, l’uomo si sarebbe denudato davanti alla prole minorenne. Da qui l’assoluzione per l’ex moglie e il cognato, fratello di lei, poiché quelle parole pronunciate non erano certamente tese a minacciare quanto a salvaguardare l’incolumità della vittima di maltrattamenti.

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