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Una serata di grande musica e di dimostrazione piena dell’onore e dell’orgoglio dei sulmonesi per il loro teatro, con i posti a sedere occupati in ogni ordine. Tanti gli spettatori arrivati da fuori Sulmona per i 90 anni del teatro, richiamati dall’opera verdiana e dalla memoria dell’evento che nel 1933 vide inaugurato il Teatro, con il “Rigoletto” e l’”Andrea Chenier” che ebbero tra i protagonisti Maria Caniglia, il soprano originario di Rivisondoli. Il Teatro di Sulmona è il più grande tra i teatri storici d’Abruzzo, tra i migliori per acustica e di assoluto pregio per architettura e arredi, è gioiello proprio dei Sulmonesi e dell’intero territorio in quanto nato dalla volontà e dalla passione di quei concittadini che nel lontano 1924 diedero vita ad un comitato pro teatro, prodigandosi nella raccolta fondi. Quello spirito di comunità si è percepito dopo novant’anni esatti. Il Caniglia ha rimesso insieme i pezzi di una comunità. Un piccolo grande “miracolo” di questi tempi. Intanto per dovere di cronaca uno spettatore è stato colto da un lieve malore durante l’esibizione. Si è reso necessario l’intervento dell’ambulanza del 118 che ha portato ad un accesso in ospedale solo a titolo precauzionale.

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