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SCANNO – In fila fuori al poliambulatorio, al freddo e al gelo per ritirare una ricetta, ci vogliono fino a sei ore di attesa. Accade a Scanno, il centro della Valle del Sagittario, dove la sanità continua a fare acqua da tutte le parti. In particolare, dopo il pensionamento del medico di base, la dottoressa Di Rienzo, i disagi continuano per l’utenza costretta a rivolgersi al medico di Villalago o a Sulmona. Una situazione che ha spinto l’ex primo cittadino e Commissario della Comunità Montana, Eustachio Gentile, a scrivere ai vertici della Asl 1, che hanno avviato le procedure per il reclutamento del sostituto. “Non so se voi tutti siete a conoscenza dei gravissimi e pericolosissimi disagi ai quali state costringendo i cittadini di Scanno” scrive Gentile all’azienda sanitaria “a dover far fronte per poter accedere ad un servizio costituzionalmente garantito. Vi sembrano del tutto normale le lunghissime file di ore e ore, fino a sei ore, sotto il freddo e la neve che si formano presso il poliambulatorio di Scanno dove ha sede lo studio della dott.ssa Mininni con tutti i rischi che ciò comporti anche per l’epidemia in corso?”- si chiede l’ex sindaco Commissario che riprende: “sono anni che mi batto per contribuire a migliorare un servizio primario per le popolazioni montane avanzando sempre precise proposte anche in riferimento al servizio del 118. Sono anni che invio lettere e proposte all’attuale e precedente governo regionale ma non ho mai ricevuto riscontri positivi in merito. Ho chiesto ripetutamente, per esempio, i motivi per i quali non sia stata più rinnovata, da parte della Asl, la convenzione con lo storico Gruppo dei Volontari della C.R.I. di Scanno, già dotato di un’ambulanza non medicalizzata, per continuare ad effettuare un servizio molto apprezzato dai cittadini che è andato avanti per circa 30 anni svolto sempre in termini efficienti, efficaci ed economici ma purtroppo interrotto inspiegabilmente. Un servizio che poteva continuare ad essere complementare a quello del 118, come sempre lo è stato, fino a quando esso non sarà, se lo sarà, reso H 24. Questioni queste riportare in molte delle lettere alle quali non ho mai ricevuto risposte”. Insomma Gentile non si rassegna e “interroga” la Asl sui problemi vecchi e nuovi della sanità del centro montano.

Andrea D’Aurelio

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