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SULMONA – Metti una Notte al Canile. Attenderà lo scoccare della mezzanotte a Noce Mattei, Gabriella Tunno, Presidente dell’associazione Code Felici e responsabile del canile comunale. In prima linea contro i botti di capodanno, ha accolto con soddisfazione l’ordinanza emessa dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, che vieta lo scoppio di petardi fino alle ore 24 del 2 gennaio, nei pressi della zone sensibili della città. La Tunno, amica dei cani, brinderà al 2019 con i suoi cuccioli ma annuncia il pugno duro contro chi, nonostante il provvedimento, intenderà trasgredire. Non che sia lei chiamata a controllare perché esistono gli organi preposti e le forze dell’ordine per comminare l’eventuale sanzione amministrativa, che va dai 25 ai 500 euro, ma la Tunno resterà a presidiare il Canile, come pure annuncia di organizzarsi autonomamente per le ronde notturne. “Amici di code felici la notte del San Silvestro appena chiudo il canile mangio qualcosa a casa ed esco per controllare i furbetti che sparano botti”- ha fatto sapere la Tunno che sulla sua pagina facebook ha annunciato i controlli fai da te che scatteranno all’interno del canile municipale. L’ordinanza del sindaco dispone il divieto di esplodere petardi, botti e fuochi d’artificio nel territorio di Sulmona, in particolare nei luoghi di aggregazione o affollati, nelle aree a rischio propagazione degli incendi, nei pressi dell’ospedale, delle scuole, dei luoghi di culto e nelle vicinanze di monumenti, edifici o aree a valenza storica, archeologica, architettonica, naturalistica o ambientale, nonché in via Vicenne contrada “Noce Mattei”, in linea con la nota diramata dalla Prefettura dell’Aquila. Il provvedimento è entrato in vigore alla mezzanotte di oggi e sarà valido fino alle ore 24 del 2 gennaio. Il sindaco invita i cittadini, nelle altre zone del territorio comunale ad adottare condotte prudenti e responsabili nell’uso dei fuochi pirotecnici osservando condizioni di sicurezza. Salvo che il fatto non costituisca reato, in caso di inosservanza delle disposizioni, pena prevista: sanzioni amministrative che vanno dai 25 ai 500 euro. Inoltre “tutte le disposizioni eventualmente in contrasto o incompatibili con l’ordinanza saranno revocate”.

Andrea D’Aurelio

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