banner
banner

SULMONA – Dopo l’Isde, chiamato in causa dal consigliere comunale, Maurizio Proietti, è finita sulla scrivania dell’istituto superiore alla sanità, la relazione Arta sui miasmi della discarica Cogesa, in località Noce Mattei. Ad interessare l’istituto, chiedendo una consulenza specifica al riguardo nonché un’indagine epidemiologia, è stato il sindaco, Gianfranco Di Piero che già aveva informato la procura della repubblica di Sulmona. Tra le soluzioni individuate, per superare le criticità, il sindaco aveva proposto a Cogesa una differente gestione del conferimento della FORSU al fine di contenere le emissioni odorigene, possibilmente con il confinamento delle attività. Inoltre, era stata proposta la chiusura definitiva della porzione di discarica esaurita e la predisposizione di bocche di campionamento sulle linee di adduzione al biofiltro e sistemi automatici di monitoraggio dei livelli di impaccamento nonché incremento della frequenza della distribuzione delle velocità superficiali del biofiltro e obbligo di verifica efficienza di abbattimento, oltre al divieto a stoccare all’aperto materiali putrescibili. Per l’Arta concorrono a causare le molestie  “sia condizioni micrometeorologiche che questioni gestionali”. Sono “sorgenti rilevanti sia la porzione di discarica esaurita che quella in coltivazione. Nel caso della prima, sull’emissività influisce in maniera essenziale la possibilità data al Gestore di rimandare la chiusura definitiva della discarica. Ciò comporta una scarsa captazione di biogas e maggiore formazione di percolato che in alcuni punti della superficie sembra riemergere”. Le carte sono finite sul tavolo dell’Iss.

Lascia un commento