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SULMONA – Più plausi che critiche al progetto del Comune di Sulmona e dell’Ipab Casa Santa dell’Annunziata che vedrà impegnati, da qui a dieci giorni, i migranti ospiti in città in lavori socialmente utili nel settore del verde pubblico, decoro urbano e manutenzione stradale. Il protocollo d’intesa, siglato a novembre 2015 quando era sindaco Peppino Ranalli, è stato ripreso dall’attuale amministrazione comunale. Lunedì cominceranno i corsi di avviamento e di formazione per un’attività che si fonda esclusivamente sul volontariato e fra una decina di giorni finalmente si parte. Il progetto, che vede Sulmona capofila nella provincia dell’Aquila, ha suscitato interesse e curiosità nelle piazze e nei quartieri della città dove non pochi plaudono all’iniziativa ideata da Comune e Casa Santa. “Troviamo che sia il modo migliore per risolvere il problema della passività dei profughi”, fanno notare due giovani commercianti. “Spesso si apre troppo la bocca sui migranti senza sapere nulla. Il progetto lo riteniamo interessante”, spiegano altri sulmonesi. Qualche polemica arriva come al solito dai social network mentre qualcuno, riconoscendo il senso e il valore dell’iniziativa, invita le istituzioni a prestare attenzione anche al problema della disoccupazione e dell’evasione giovanile. “Capiamo bene che sono due cose completamente diverse, ma prima o poi un progetto mirato anche in tal senso dovrà arrivare”, aggiunge una giovane. Saranno ventidue i migranti protagonisti del progetto, tutti dai diciotto ai ventidue anni.

Andrea D’Aurelio

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