BUSSI SUL TIRINO – Un minore cade sulla pista di pattinaggio e la responsabilità del sinistro è del Comune. Lo ha stabilito il Tribunale di Pescara che ieri ha condannato il comune di Bussi sul Tirino a risarcire i genitori del ragazzo, costituitosi in giudizio poichè esercitanti la patria potestà, per il tramite dell’avvocato del foro di Sulmona, Gianluca Lanciano. La pista da 19 mila euro, allestita dall’ente nel dicembre 2018, in prossimità delle festività natalizie, era gestita da tre soggetti estratti a sorte, i quali parteciparono al concorso pubblico. Una modalità piuttosto singolare che fece discutere e non poco. Il minore, come accertato nel corso del giudizio, si era infortunato in quanto non dotato di attrezzature adeguate e non assistito correttamente dal personale estratto a sorte. “Gli attori danneggiati hanno assolto il proprio onere probatorio, dimostrando il nesso causale tra la pista di pattinaggio (res in custodia) e il danno subito dal figlio minore ( frattura del perone destro), non essendo necessario provare anche- come erroneamente eccepito dal Comune- che la caduta del minore fosse da ricondurre all’inappropriata dimensione del gambaletto, piuttosto che ad altre possibili cause”- scrive il giudice Patrizia Medica che riconosce il risarcimento del danno ai genitori del ragazzo, da liquidarsi prendendo a riferimento la somma di 100 euro per ogni giorno di invalidità temporanea totale, vista la responsabilità del Comune in ordine al sinistro. L’ente, è il caso di dire, scivola sul ghiaccio