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SULMONA –  Sarà l’esame delle cartelle cliniche a chiarire le cause della morte di Adelio Di Natale, il 30 enne di Roccaraso, morto lo scorso 19 novembre a seguito dell’incidente di caccia che lo ha visto protagonista nei giorni scorsi sulle montagne di Pietransieri. L’anatomopatologo, Ildo Polidoro, ha svolto nel pomeriggio l’autopsia sul corpo del giovane, effettuando tutti i rilievi e prelievi del caso. Il lungo esame autoptico, che si è chiuso dopo le ore 21, non ha sciolto i dubbi poiché il medico legale non si è ancora sbilanciato tant’è che si procederà al completamento dell’acquisizione di tutte le cartelle cliniche per ricostruire le fasi di degenza del giovane trattato in tre ospedali: Sulmona, Teramo e Roma.  Si procederà inoltre allo svolgimento di una perizia balistica sulle armi sequestrate dai Carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro utilizzate dal 30 enne e da un suo familiare quel maledetto 11 novembre quando il giovane, scivolando lungo il sentiero si sarebbe sparato sulla gamba destra perdendo molto sangue, procurandosi una frattura scomposta al femore e un grave shock emorragico. La perizia balistica serve ad analizzare i colpi sparati e ad accertare l’esatta dinamica dell’incidente di caccia al cinghiale mentre l’esame delle cartelle cliniche mira ad approfondire le cause della morte di Di Natale, se sono cioè dovute all’infezione che si è diffusa sul suo corpo o a imperizie mediche. La salma intanto, al termine dell’esame autoptico, è stata rilasciata ai familiari per la celebrazione delle esequie. (a.d’.a.)

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