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SULMONA- La procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta sullo schianto mortale della statale 17 ed ha disposto l’autopsia sul corpo di Vincenzo D’Amico, l’84 enne di Pettorano sul Gizio, deceduto nell’ospedale di Sulmona per le ferite riportate a causa del sinistro. Vincenzo la guardia”, così veniva chiamato in paese dove era molto conosciuto, si trovava a bordo di un’ape e dalla sua campagna si stava immettendo sulla carreggiata principale della statale quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato contro una Fiat Panda, proveniente da Castel Di Sangro e diretta a Sulmona. L’impatto è stato tremendo tant’è che entrambi i mezzi sono rimasti danneggiati in modo serio con i frammenti della carrozzeria sparsi sul manto stradale. Il primo a prestare soccorso è stato un volontario della protezione civile che si trovava sul luogo dell’incidente. “Abbiamo immediatamente allertato i soccorsi e lo abbiamo estratto dal piccolo mezzo fino all’arrivo dell’ambulanza. Inizialmente era in stato di semi incoscienza, nel senso che rispondeva alle domande. Quando è stato caricato in ambulanza dava segnali di affanno”- racconta il volontario, ancora provato per l’epilogo della vicenda. Sul luogo del sinistro è arrivato anche il figlio della vittima, Stefano, consigliere comunale nel piccolo centro. Per lui si sono rese necessarie le cure ospedaliere visto lo shock e il malore subito dopo aver visto la scena dell’incidente. In pronto soccorso sono finiti anche i due occupanti della Fiat Panda, compreso il conducente di 28 anni, residente sul territorio comunale di Alfedena, che è stato iscritto sul registro degli indagati come atto dovuto. Il sostituto procuratore della repubblica di Sulmona, Edoardo Mariotti, vuole chiarire le cause del decesso ma soprattutto l’esatta dinamica del sinistro mortale. Dalla prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Castel Di Sangro, che si stanno occupando del caso, è venuto fuori che D’Amico, a bordo dell’ape, usciva da una strada di campagna per immettersi sulla statale 17. La Fiat Panda non è riuscita ad evitarlo e l’ha centrato in pieno. Entrambi i veicoli, su disposizione della procura, sono stati sequestrati per stabilire l’impatto e per svolgere altri accertamenti. Non si esclude una perizia cinematica che serve a ricostruire nel dettaglio tutte le fasi dell’incidente. L’esame permette in particolare di analizzare i veicoli, la velocità e le condizioni del manto stradale che è stato già in passato di incidenti, anche gravi. Per prassi sono stati svolti anche gli esami ematici e tossicologici sul conducente di 26 anni. La notizia della morte dell’ex vigile urbano si è subito diffusa in paese, lasciando sgomento e tristezza. “Era un simbolo della comunità. Per decenni ha prestato servizio nel corpo della polizia municipale con grande serietà e senso del dovere. Scompare un personaggio noto, al quale tutti siamo affezionati. E’ una famiglia da sempre impegnata nella comunità, tenendo conto che il figlio Stefano fa parte dell’amministrazione comunale”- commenta il sindaco di Pettorano sul Gizio, Antonio Carrara. In paese non si parla d’altro.

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