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SULMONA – La casa parcheggio di proprietà del Comune l’ha dovuta lasciare e sgomberare dopo l’azione di rilascio avviata dall’ente, in linea con l’operazione legalità portata avanti negli ultimi mesi. Da pochi giorni aveva trovato un’altra sistemazione, nell’abitazione di un congiunto. Ma un malore ha posto fine alla sua esistenza. Protagonista della vicenda è un’anziana di circa 80 anni che è deceduta nei giorni scorsi dopo lo sfratto dagli alloggi comunali. Non un nesso di causalità ma una vera e propria fatalità che comunque impone una riflessione. “Seguire la legge è un obbligo e tali alloggi devono servire per gestire le emergenze ma non si può fare a meno di rilevare che per le persone fragili e anziani tali azioni comportano indubbiamente degli effetti”- commentano alcune persone vicine all’alveo familiare della donna. Dal suo ultimo alloggio ora nessuno potrà sfrattarla. La storia ha toccato inevitabilmente le corde del cuore. Finora tre immobili sono stati liberati di cui uno con l’ausilio della forza pubblica. Due occupanti hanno impugnato la determina dirigenziale di rilascio dell’immobile. Nei mesi scorsi il Comune aveva adottato un nuovo regolamento, fissando tempi e condizioni per l’occupazione degli alloggi

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