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SULMONA – Un anno e sei mesi di reclusione per un 51 enne e otto mesi di reclusione per un 20 enne. E’ questa la pena comminata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ai due soggetti fermati con droga pronta allo spaccio, lo scorso mese di ottobre, sul territorio comunale di Goriano Sicoli in due momenti distinti. Per entrambi, processati con rito abbreviato come richiesto dai legali difensori, è stato riconosciuto il quinto comma del testo unico degli stupefacenti, ovvero la lieve entità del fatto alla luce degli esami del Thc eseguiti sulla sostanza rinvenuta dai Carabinieri e posta sotto sequestro. Il primo episodio risale allo scorso 11 ottobre quando un giovanissimo, A.F. di Castelvecchio Subequo, era stato trovato in possesso di cento grammi di cannabis nascosti negli slip. Nel corso della perquisizione veicolare e personale i Carabinieri avevano rinvenuto materiale utile per il confezionamento e consumo della sostanza stupefacente, nonché la somma di 80 euro in contanti, ritenuta provento della vendita della droga. Era stato inoltre sequestrato anche un proiettile in uso al giovane più altre armi. Il 20 enne, difeso dall’avvocato Francesco Valentini del foro dell’Aquila, è stato quindi condannato alla pena (sospesa) di otto mesi di reclusione. Il 27 ottobre la pattuglia dei Carabinieri aveva intimato l’alt, sulla strada provinciale 9 Marsicana, a R.C., 51 enne residente a Raiano che viaggiava con 9mila e 500 euro in contanti in tasca, per il cui possesso non ha saputo fornire giustificaziona alcuna. Nell’abitazione dell’uomo i militari avevano rinvenuto una ulteriore somma di danaro corrispondente a poco più di 5mila euro oltre a 450 grammi circa di marijuana, in parte già preconfezionati in singoli dosi; 31 grammi di cocaina, in parte già suddivisi in singole dosi da circa 1 grammo e materiali solitamente utilizzati per il confezionamento della droga destinata alla vendita. Lo scacco alla spaccio, nonostante il ridimensionato quadro probatorio per via delle risultanze dell’analisi dell’Arta, ha portato anche in questo caso alla condanna di un anno e sei mesi di reclusione. Il 51 enne è stato difeso dall’avvocato, Alessandro Scelli.

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