banner
banner

SULMONA – Casco in testa, fazzoletto del Borgo San Panfilo sul collo, la bici come compagna di avventura e la voglia di girare il mondo nonostante la minaccia della guerra dietro l’angolo. L’impresa del pratolano, Ciro Pace, si fa coraggiosa ed itinerante. Da giorni sta percorrendo in bici le delegazioni della Giostra Europea, dando prova di attaccamento alla città e riuscendo pure a promuovere il territorio. La bici, in questo caso, diventa un veicolo per unire i popoli e superare tutti gli steccati. Alla faccia della violenza e della prevaricazione. “Ringrazio di vero cuore Paolo Alessandroni, capitano del borgo San Panfilo che come gli parlai di questo progetto non aveva esitato mezzo secondo a chiamare Antonio Cinque capitano del sestiere di porta Japasseri che non aveva esitato mezzo secondo a supportare il progetto del viaggio verso Zante in memoria del giro della Pace in onore del carissimo Fernando Ranalli per farmi arrivare fin qui in bici ,un uomo che era amato ovunque. Senza di loro tutto questo non sarebbe mai stato possibile”- ha commentato Ciro Pace che finora ha traversato Slovenia, Croazia, Istria, Bosnia, Montenegro, Durazzo dove ha incontrato una rappresentanza del Comune. Attualmente si trova a Zante, gemellata con il Sestiere Japasseri. Il sogno per Ciro è quello di arrivare a Costanza anche se deve affrontare le deviazioni legate al conflitto in atto e un problema alla schiena che è subentrato un questi giorni. “Ma non mi fermo e andrò avanti finché potrò”- conclude Ciro esempio di amore viscerale verso la propria terra e le proprie tradizioni.

Lascia un commento