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SULMONA – Sessanta persone in attesa al Cup di viale Mazzini dove esplode la protesta per il rallentamento delle prenotazioni. Un disservizio che sarebbe dovuto al blocco del sistema informatico che costringe gli utenti, soprattutto i più fragili, ad armarsi di pazienza pur di prenotare la prestazione sanitaria. Nella struttura lavorano quattro operatori, associati ad altrettanti pc. Due di questi risultano completamente fuori uso mentre gli altri due vanno a rilento. Una vicenda che ha dell’incredibile soprattutto nell’epoca del digitale e dell’informatizzazione. L’utenza risulta particolarmente esasperata soprattutto per gli impegni disattesi dalla politica. Niente tettoia né copertura con le persone costrette ad attendere sotto la pioggia o in preda alle intemperie stagionali. Per di più, dopo lunghe attese per prenotare, bisogna attendere in alcuni casi fino ad un anno o un anno mezzo prima di accedere alla prestazione richiesta. Una catena di disagi che comincia ad esasperare gli utenti pazienti. Nel senso letterale del termine

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