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SULMONA – Avrebbe aggredito verbalmente i sanitari operanti per i tempi di attesa della consulenza sanitaria di cui necessitava. A riportare la calma ci hanno pensato i Carabinieri, giunti sul posto su richiesta del personale in servizio. Momenti di tensione, nel primo pomeriggio di ieri, nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino dove si è reso necessario l’intervento di una pattuglia dei militari per stemperare i toni tra uno degli utenti preso in carico dal sistema e un’operatrice sanitaria. Erano circa le 14.30 quando un uomo di mezza età, dopo i primi accertamenti svolti nel corso della mattinata, avrebbe inveito contro un’infermiera e il medico di turno, per non aver ricevuto rassicurazioni, a suo dire, sullo svolgimento dei raggi. Sarebbe quindi scaturito un diverbio. “Adesso vi faccio ricoverare io” avrebbe detto il paziente rivolgendosi ai sanitari. Da qui l’intervento dei Carabinieri che hanno riportato la calma nel giro di una decina di minuti. Fortunatamente la lite non è degenerata ed è probabilmente da ricondurre ad uno stato di agitazione ed esasperazione. Tuttavia l’episodio rende l’idea sulla gestione della sanità ospedaliera che continua a fare i conti con la conclamata carenza di organico. Un circolo vizioso che rischia di ripercuotersi sugli utenti e sui zelanti operatori, chiamati a fronteggiare anche simili vicende. Se è vero che le turnazioni in pronto soccorso vanno avanti con un solo medico, con conseguente nocumento per le attese ed i tempi di diagnosi, pure le carenze nei vari reparti rallentano l’espletamento di consulenze. Un mix di criticità che esaspera l’utenza e complica il lavoro dei sanitari. Quanto basta perchè qualcuno dai “piani alti” intervenga con fermezza.

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