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BISEGNA – “Non ti abbiamo protetto”. E’ stato questo lo slogan della fiaccolata in ricordo di Juan Carrito, l’orso investito e ucciso lunedì scorso lungo la strada nei pressi del cimitero di Castel di Sangro. L’iniziativa si è svolta ieri a Bisegna nella Valle del Giovenco. L’iniziativa è stata ideata dalle organizzazioni di volontariato che operano nella zona e dal comune di Bisegna, che da tempo
ha nei cartelli stradali di ingresso la scritta “Paese dell’orso”. La fiaccolata in ricordo di Juan Carrito si è svolta lungo un percorso denominato “sulle tracce del figlio di Amarena”, partendo dai giardinetti di Bisegna per raggiungere San Sebastiano dei Marsi. Il tutto lungo un percorso di circa due chilometri.Nel centro polivalente di San Sebastiano un breve incontro dove si parlerà della storia di Juan Carrito, ormai diventato un vero e proprio “personaggio”, la cui morte ha suscitato grande commozione non solo tra chi ha avuto modo di vederlo nelle sue scorribande, ma anche tra i tanti che lo hanno conosciuto attraverso le cronache dei mass media o per i tanti video e foto apparsi sui spocial. JuanCarrito è morto per un incidente stradale lungo la statale 17 dove negli ultimi anni, come ha ricordato il Pnalm, erano rimasti uccisi altri due orsi mentre altri due investimenti fortunatamente non hanno avuto conseguenze.
«Nessuno di quegli orsi», ha spiegato in una nota il Pnalm, «aveva il comportamento confidente di Carrito. A dimostrazione che Juan Carrito non è morto perché era Carrito, ma perché, come
tutti gli altri orsi era libero di muoversi sul territorio».

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