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SULMONA – “Vorremmo sapere come si fa a lavorare con soli tre operai nel cantiere e poi consegnare il primo lotto del nuovo ospedale entro settembre del prossimo anno”. Così il responsabile del Tribunale per i diritti del malato Edoardo Facchini che resta perplesso sui tempi indicati dal Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera circa l’edificazione del primo lotto del nuovo nosocomio. “Da diversi giorni stiamo monitorando la situazione. Solitamente sono al lavoro cinque operai che negli ultimi giorni sono diventati tre”- spiega Facchini- “il Manager Tordera ci faccia sapere come si fa andare avanti in questo modo”. Nessuna notizia intanto dei container che- stando alle ultime informazioni della Asl- andrebbero ad inglobare non pochi servizi dell’ala vecchia dell’ospedale, poco sicura. “Noi continuiamo a ribadire che non siamo d’accordo. C’è una spesa troppo eccessiva da sostenere e non crediamo sia la soluzione migliore. Quello che avevamo chiesto invece era una presenza maggiore di operai sul cantiere”- conclude Facchini. Nei container andrebbero gli ambulatori di cardiologia, quello ortopedico, la radiografia, la sala gessi, gli uffici amministrativi e tecnici, gli spogliatoi e il deposito cartelle cliniche, diabetologia, ambulatorio di pediatria, endoscopia urologica, chirurgia endoscopica, neurologia, oncoematologia, oculistica, ambulatorio di medicina dipartimentale, formazione, aule didattiche, ambulatori di urologia, tutti dislocati nell’ala vecchia dell’ospedale.

Andrea D’Aurelio

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