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SULMONA – 503 visite ambulatoriali, 182 medicazioni, 26 consulenze, 63 chemio. E’ il report che arriva dal Tribunale per i diritti del malato sul reparto di oncologia dell’ospedale di Sulmona lasciato in affanno con un solo medico che sta garantendo l’erogazione del servizio. Su indicazione dell’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, il Tdm ha predisposto il dossier da presentare alla Regione che indica il ciclo delle singole prestazioni, la classificazione degli utenti per genere, età e residenza. Il periodo preso in esame è quello dell’ultimo trimestre (gennaio- marzo 2019). Nel documento si evince quindi l’incidenza del reparto sull’ospedale di Sulmona e sul territorio come pure si ha contezza dei malati oncologici spalmati sull’intero comprensorio. Quello servito dal reparto di oncologia è un vasto bacino d’utenza che va da Opi a Pescasseroli, passando per Sulmona, la Valle Peligna e l’Alto Sangro ma qualcuno arriva anche da Roma. Incredibile ma vero. “Abbiamo evidenziato non solo la necessità di un ampiamento della dotazione organica ma anche l’esigenza di potenziare lo stesso reparto di oncologia tramite un centro radioterapico in cui tutti gli utenti possono servirsi senza doversi spostare sulla costa”- interviene il coordinatore Tdm, Catia Puglielli, che resta in attesa della convocazione della Regione. All’assessore Verì era stata consegnata anche una petizione con oltre 1000 firme per l’incremento della pianta organica e il potenziamento di oncologia.

Andrea D’Aurelio

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