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SULMONA – Solo due ore di apertura al giorno, almeno quelle fissate nel contratto, il resto è solo volontariato da parte dell’addetta alla manutenzione. Piovono polemiche in città per la situazione dei bagni pubblici comunali di viale Roosevelt che garantiscono il servizio solo dalle 7,45 alle 9,45 con ovvi disagi per sulmonesi e turisti, soprattutto per quelle fasce più deboli della popolazione, a cominciare dagli anziani e disabili. Disagi a non finire per una vicenda che davvero rasenta il paradosso e riaccende i riflettori sul servizio pulizie a Palazzo San Francesco, ora in proroga alla coop 2001 in attesa del cambio di appalto con la Puritas. Gli undici lavoratori e il Segretario della Filcams Cgil Luigi Antonetti tornano a chiedere il ripristino delle ore lavorative dal momento che gli stipendi, non tutti ancora pagati, sono diventati miseri con gli operai che si sono ritrovati anche senza cibo e soldi per la benzina. “Stanno lavorando a regime ridotto nonostante il contratto sindacale a fondo Fis”- interviene Antonetti- che spinge il Comune a dare l’ok alla nuova azienda per incrementare le frequenze. 8 di loro in effetti hanno prestano servizio per 13 ore, una lavoratrice per 9 ore e due per 8 ore e mezzo. Qualche mese fa le ore lavorative oscillavano da 24 a 17. Con il nuovo appalto si spera che le cose cambino.

Andrea D’Aurelio

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