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SULMONA – Collegare l’ospedale al territorio per la gestione del paziente fragile, accorciando le distanze. Ha questo preciso obiettivo la centrale operativa territoriale di Sulmona che sarà realizzata al posto dell’ala vecchia del locale nosocomio dell’Annunziata. Un progetto, legato ai fondi del Pnrr, che ha avuto il via libera della Direzione generale dell’azienda sanitaria come si evince dalla documentazione pubblicata sul sito istituzionale dell’azienda sanitaria. Con apposito provvedimento il Manager, Ferdinando Romano, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione della centrale operativa territoriale di Sulmona. Un intervento che avrà un costo di 258 mila euro circa, interamente finanziato con i fondi Pnrr. Contestualmente il Manager Asl ha dato il via libera per predisporre la determinazione a contrarre per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori, congiuntamente all’intervento di realizzazione della relativa Casa di Comunità. Attualmente le strutture di assistenza territoriale come Distretti, RSA, ospedali, medici di base, sono “compartimenti stagni” che non dialogano tra loro. Da qui l’esigenza di connettere la sanità, viste le criticità emerse anche nella fase della pandemia che sembra non aver insegnato nulla al riguardo. La centrale operativa, che avrebbe sede nell’ala vecchia dell’ospedale da demolire, si prefigge lo scopo di collocare il paziente sul territorio e quindi di connettere i servizi territoriali con la struttura ospedaliera. Un progetto che vedrà impegnati i medici di medicina generale e altre figure sanitarie. Al momento l’iniziativa prende forma con la speranza che si passi presto alla sostanza visto l’annoso scollamento tra sanità ospedaliera e medicina territoriale. Più che curare è necessario prendersi cura.

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