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SULMONA – Fumata nera per l’avviso pubblico della Asl. L’azienda sanitaria resta senza strutture alternative per il trasferimento di ambulatori e servizi dalle palazzine insicure e fatiscenti. Con deliberazione numero 736, firmata dal Manager Ferdinando Romano, si è proceduto alla presa d’atto dell’infruttuosità della procedura indetta. Sostanzialmente entro il termine perentorio di scadenza delle domande, fissato per le ore 12 dello scorso 19 febbraio, non è pervenuta alcuna offerta agli uffici della Asl 1. Tutto da rifare. La procedura ad evidenza pubblica riguardava la ricerca di locali nel comune di Sulmona da condurre in locazione per essere adibiti a sedi dei servizi sanitari ed amministrativi territoriali ed extraospedalieri.  Un atto necessario e particolarmente atteso dagli addetti ai lavori dal momento che gli edifici dell’ex Comboniani e della palazzina De Chellis risultano vulnerabili dal punto di vista sismico, gli impianti elettrici ed idro elettrici sono obsoleti e non rispondenti alle norme, non risultano adeguati alle norme anticendio, non è garantito il superamento delle barriere architettoniche e le attività sanitarie non rispettano i requisiti minimi strutturali ai fini dell’accreditamento. Un vero e proprio “colmo” per l’azienda sanitaria che aveva deciso di liberare le due strutture per superare le gravi criticità e garantire un innalzamento della qualità dei servizi offerti all’utenza. La doccia fredda è arrivata con la scadenza delle domande per il bando. Nessuna offerta. D’altronde i requisiti previsti, tra cui la prossimità e la vicinanza con il presidio ospedaliero, hanno condizionato e non poco i privati. Nelle scorse settimane, dal distretto sanitario, era arrivata la proposta di occupare l’ultimo piano per cominciare a svuotare gli uffici. Insomma l’azienda dovrà, oltre che prendere atto, provvedere a diramare un nuovo avviso con la speranza che la carenza di spazi non tocchi i massimi storici come sta avvenendo con il personale.

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