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SULMONA – L’annuncio dell’imminente riapertura del Centro Igiene Mentale di viale Mazzini era arrivato lo scorso 23 marzo ma al momento le attività risultano ancora sospese, nonostante le rassicurazioni che sono arrivate dal Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera al Tribunale per i diritti del Malato. Mancherebbe ancora un’autorizzazione che impedisce la ripresa del servizio, quella che fa riferimento alla prevenzione, ma stando ad alcune indiscrezioni tutto potrebbe risolversi nel giro di un paio di settimane. Fatto sta che il Cim al momento resta ancora chiuso e da quel 13 novembre sono passati cinque mesi esatti. Che tutto si sarebbe risolto lo aveva accennato il Manager Tordera al Tdm dopo la richiesta di accesso agli atti. Per la ripresa delle attività si rende necessaria però la revoca dell’ordinanza firmata dal sindaco Annamaria Casini. “Al momento la situazione non è cambiata. Manca il parere per la prevenzione”- spiega il primo cittadino. La vicenda inizia con l’ispezione dei Nas Abruzzo che nel mese di ottobre 2017 rilevarono una serie di irregolarità sull’immobile. Dopo l’ispezione dei Nas il sindaco Annamaria Casini aveva firmato l’ordinanza di sospensione delle attività lo scorso 13 novembre, impugnata dalla Asl davanti al Tar Abruzzo. I giudici amministrativi diedero ragione al primo cittadino. Ma a farne le spese in questi mesi sono stati gli utenti. La maggior parte di loro hanno preferito recarsi all’Aquila in attesa dello sblocco della situazione. E’ questione di poco tempo ma al momento nulla è cambiato.

Andrea D’Aurelio

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