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SULMONA – Risposta bipartinas al candidato sindaco, Andrea Gerosolimo, all’indomani delle dichiarazioni rese durante la presentazione della lista I Democratici. Il Pd sostiene che i temi della pacificazione e verità, mantra della campagna elettorale dei civici, sono un “lusso che Gerosolimo non si può permettere”. “Da tempo l’ex assessore regionale 35 delibere in cinque anni si sveglia a si addormenta con il pensiero del PD.Anche ieri, nel presentare la lista del suo nemico/amico Bruno di Masci, più che spiegare il senso della loro alleanza dopo anni di denigrazione reciproca (basta cercare su Youtube), si concentra sul PD. E al PD attribuisce di essersi “macchiato” negli gli ultimi tre anni (e non si capisce perché tre se la nuova segreteria c’è da meno di due) di calunnie e accuse nei suoi confronti, suggerendo, sempre al PD, di andare in Procura” afferma il circolo Pd. “La domanda sorge spontanea: ma se lui si sente diffamato, ingiuriato, calunniato ed offeso da ben tre anni, forse in Procura dovrebbe andarci lui? E perché non ci va? Non vogliamo credere, avendo lui il titolo da avvocato, che non sappia che in Procura ci deve andare chi si sente vittima, non altri. Perché se si può accettare il fuori onda Di Masci che lo interrompe e parla di Tribunale di “vicinanza” invece che di prossimità, da lui le idee poco chiare tra il reo e la vittima non sono ammissibili – continua il Pd – Insomma è un po’ confuso l’ex assessore alle 35 delibere in cinque anni, tanto confuso da riferire di 95 milioni di euro arrivati a Sulmona per merito suo che però nessuno ha mai visto, ma soprattutto tanto confuso da dimenticare di riferire che se è vero che il candidato del centrosinistra è stato il capo della sua segreteria, è anche vero che da anni ha preso le dovute distanze: della serie se lo conosci lo eviti”. “Bene farebbe l’ex assessore ad essere un po’ più attento quando parla, perché se ha scelto di vivere solo grazie alle indennità pubbliche facendo della politica il proprio mestiere e posizionandosi ora a destra ora a sinistra, ora di sotto ora di sopra ora di mezzo pur di occupare poltrone per sé o per sua moglie, le vie della “pacificazione” e della “verità” sono un lusso che lui non si può permettere, come ogni sua irritata uscita in pubblico (e non solo) dimostra” conclude il Pd. (a.d’.a.)

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