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SULMONA – L’altro giorno sono intervenuti i Vigili del Fuoco su segnalazione di un inquilino mentre la Asl ha già messo nero su bianco l’urgenza di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie di una delle palazzine Ater di via XXV Aprile. Nel quartiere è scoppiata la rivolta dei residenti che nelle ultime ore hanno fatto partire una raffica di segnalazioni agli enti preposti. Ma niente. Da oltre due settimane vivere in quello stabile è diventato impossibile per l’odore nauseabondo, per il rischio di malore per chi ha una salute cagionevole e per le pareti degli appartamenti completamente annerite dalla muffa. Il disservizio sarebbe legato alla rottura delle tubature idriche dell’impianto fognario. “Finora abbiamo sopportato e tenuto i toni bassi. Ma dopo due settimane di inferno non possiamo più rimanere in silenzio”- sbottano alcuni inquilini che ci accolgono in casa per farci constatare di persona lo stato delle pareti e il danno causato dallo scarico, esibendo inoltre le risultanze dell’ultimo sopralluogo della prevenzione Asl. C’è chi ha dovuto modificare l’arredamento, chi si è visto rovinare la parete fresca di riverniciatura e chi, peggio ancora, è affetto da Bpco o appena uscito dall’ospedale e in queste condizioni di certo non può vivere. “Qui dentro, nell’edilizia residenziale pubblica, ci sono i cristiani e non le bastie. Per cui anche un giorno in più fa la differenza. Ci sentiamo completamente abbandonati”- chiosano i residenti.

Andrea D’Aurelio

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