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“Una interminabile fila di camion, carichi di bare, carichi di vite interrotte. È trascorso esattamente un anno. L’anno più lungo, l’anno più doloroso. 365 giorni fa, decine di camion militari squarciavano il silenzio della notte di Bergamo.
Non era un’esercitazione militare, non era il set di un film d guerra. No, era tutto vero. A bordo dei tristissimi camion c’erano le bare di centinaia di morti, scomparsi a causa del Covid19. Talmente tanti da doverli portare via così. Sembrava impossibile.
Il 18 marzo 2020 c’erano stati 2.978 morti a causa del #Coronavirus.
Il 18 marzo 2021 sono 103.000.
Un anno lunghissimo, trascorso a contare i morti, i malati, i guariti, i ricoverati. Vogliamo celebrare la memoria di ciascuno di loro, oggi, Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus. Voluta dal Parlamento questa giornata di ricordo, di preghiera, di pensieri.
Per non dimenticare quello che accadde. E per commemorare quelle persone che, andate via da sole, furono private persino dell’ultimo saluto. Senza abbracci, senza baci, senza fiori.
Oggi è l’Italia intera a ricordarle.
Siamo ancora impauriti, insicuri, con vite a metà. In attesa di sconfiggere il male, rispettando regole che prima della pandemia ci sarebbero sembrate assurde. Ed in attesa del vaccino, che ora c’è. Attendo il mio turno, come tutte e tutti. E quella fila di camion intanto attraversa le nostre anime addolorate.“ Così Stefania Pezzopane Deputata Dem, nella giornata del ricordo delle vittime del COVID, voluta dal Parlamento e oggi celebrata per la prima volta.

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